Le 25 Migliori Serie TV del 2018 | Speciale

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Legion

Disponibile su Sky e Now TV

La seconda stagione di Legion si dimostra dunque un ottimo prodotto che supera le aspettative che già l’ottima prima stagione aveva creato. Anche solamente dal punto di vista puramente visivo, Noah Hawley già ci aveva abituato non bene di più nella prima stagione e qui con un budget più alto non si smentisce mettendo su uno spettacolo di luci stroboscopiche, danze, musica, effetti digitali e pratici tra cui alcuni giochi con la camera che ingannano le proporzioni, veramente notevole. Ma certamente lo showrunner non è uno sprovveduto e sa bene come gestire tutti questi elementi fantastici e psicadelici in modo da non renderli fastidiosi e nemmeno non voluti. Lo scontro finale di questa stagione, visivamente ma anche per fedeltà al materiale di origine degli X-Men si è dimostrato spettacolare a vedersi. Attraverso prove difficili, inganni, percezioni alterate, continua il viaggio di David Haller che si indirizza verso un percorso ancora più difficile ma che in ultimo potrebbe essere il suo destino.

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Le Terrificanti Avventure di Sabrina

Disponibile su Netflix

Dopo tanta attesa arriva anche Le Terrificanti Avventure di Sabrina, che già nei primi episodi non si dimostra semplicemente un horror quanto più una storia di formazione con elementi soprannaturali. Sabrina è nel suo momento di maggiore cambiamento e lo segue attraverso alcuni importanti passi e avvenimenti che scombussolano la sua vita e la costringono a cambiare la sua idea sul mondo che la circonda e il suo stesso posto e a renderla una donna determinata nel perseguire le sue convinzioni e i suoi progetti nonostante questo le renderebbe molto più lungo e difficile il percorso. Molto più vicino alla stagione uno di Riverdale che al fumetto da cui è tratta, la serie riesce ad intrattenere riscrivendo alcuni topos del teen drama e mischiandole con l’horror ed insieme alle interpretazioni, soprattutto di Kiernan Shipka e di Michelle Gomez si dimostra una combinazione vincente per Netflix che ora potrebbe avere il progetto su cui puntare per attirare un pubblico di giovani adulti e non solo.

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Lodge 49

Disponibile su Amazon Prime Video

Lodge 49 è frutto di due menti, quella di Jim Gavin, sceneggiatore e showrunner della serie e Thomas Pynchon, a cui Gavin si ispira già partendo dal titolo della serie, evidente riferimento a L’Incanto del Lotto 49. La serie segue le vicende di Sean Dudley (Wyatt Russell), un ex surfista che dopo la morte del padre si unisce ad una loggia che vede già al suo interno, Ernie (Brent Jennings) e Connie (Linda Emond). Ognuno nel Lotto 49 ha una storia triste alle spalle, anche più di una. Seppur sia solo ispirata al romanzo di Pynchon, la serie mantiene l’amore dell’autore per il grottesco e per i derelitti umani. La serie seppur non di immediata comprensione col tempo vi farà sviluppare un’affezione incredibile con il cast che ha una chimica che raramente si riscontra nelle comedy moderne e nemmeno nelle dramedy.

Maniac

Disponibile su Netflix

Maniac, nuova serie realizzata da Cary Fukunaga (True Detective) e con protagonista Jonah Hill ed Emma Stone è quanto di più atipico si possa trovare tra i prodotti originali Netflix. La serie è una storia non convenzionale che vede protagonisti Owen (Jonah Hill) ed Annie (Emma Stone); i due si incontrano come parte di un nuovo progetto di realtà virtuale, dove i due verranno calati e tramite la quale vorranno scappare alle loro patetiche vite. Ai due vengono dedicati degli episodi sia per presentarli che per far capire al pubblico la labile differenza tra realtà e simulazione, che potremmo vedere all’opera già a partire dall’episodio 3. La sperimentazione della pillola come tutte le sperimentazioni mediche si divide in un trial a 3 fasi, la prima li vedrà ripercorrere i momenti che hanno distrutto la loro vita e le altre due li correggeranno, alterando i ricordi di tali eventi e modificando così l’attitudine sociale de due personaggi. Si parla non solo di percezione della realtà ma anche di intelligenze artificiali senzienti in Manic, dove una di queste addirittura inizia quasi a provare più sentimenti che i protagonisti della serie stessa. Maniac dunque è un lungo percorso di guarigione, costellato di ostacoli più o meno bizzarri, dove lo spettatore si perderà come i protagonisti alla ricerca forse di qualche soluzione anche ai suoi di problemi.

Narcos: Messico

Disponibile su Netflix

Primo spin-off di Narco, Narcos: Messico segue Félix Gallardo (Diego Luna) e l’ascesa del Cartello di Guadalajara negli anni ‘80, il cartello che poi darà vita alla Federazione dei Cartelli Messicani. Incaricati dell’indagine sono sempre gli agenti della DEA, al tempo un’agenzia degli Stati Uniti poco conosciuta e considerata che in Messico era guidata da James Kuykendall (Matt Letscher) e che vedeva anche l’appena trasferito Kiki Camarena (Michael Péna), sarà proprio quest’ultimo che svelerà un velo di corruzione e false piste che nemmeno il suo capo poteva immaginare e che rischia di minare l’intera struttura dell’indagine sul cartello. Anche questo spin off dunque si conferma un ottimo prodotto di intrattenimento che ha trovato la sua dimensione e che attraverso un metodo perfezionato ed alla capacità degli sceneggiatori di correggere i propri errori strada facendo riesce a stupire e ad appassionare milioni di spettatori che possono tranquillamente guardarsi tutto d’un fiato una serie talmente emozionante da spesso essere la fotografia perfetta da avvicinare alla definizione di “montagna russa”, con un finale che fa contestualmente scoppiare la “Guerra alla Droga” e che ci prepara ad una seconda stagione ancora più emozionante e distruttiva.

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